In mezzo secolo di lavoro fu un incomparabile promotore dell'arte decorativa italiana in ferro battuto. Costretto a lasciare gli studi, agli inizi del 1883 cominciò a lavorare presso una ditta commerciale, che lo portò a Torino. Alla fine dell'anno lasciò la ditta e si trasferì a Milano. Lavorò come operaio, frequentando alla sera le scuole d'arte per disegno e pittura. Apprese la lavorazione del ferro nell'Officina di Defendente Oriani che, conoscendo la famiglia, lo assunse regolarmente come apprendista. Si perfezionò nel disegno e nella modellatura del ferro battuto. Rilevò l'officina Oriani e cominciò la sua attività di fabbro d'arte. Diventò socio onorario dell'Accademia di Brera. Fu premiato nelle più importanti mostre d'arte in Italia e all'estero. Fu chiamato ad insegnare l'arte del ferro battuto a Milano e a Monza. Nel 1906 iniziò la costruzione dell'Officina d'arte del ferro battuto alla Bicocca degli Arcimboldi.